Programma

La nostra città ci sta a cuore e vogliamo lavorare per un cambiamento

  • Cuneo città sostenibile: investire sull’ambiente
  • Cuneo città connessa ed accessibile
  • Cuneo città attenta alle esigenze di tutti
  • Cuneo città che non lascia indietro nessuno
  • Cuneo ed il lavoro

Cuneo città sostenibile: investire sull’ambiente

L’ambiente è un patrimonio che va preservato e protetto, ma anche migliorato, dove non vi siano condizioni ottimali o dove vi siano margini di miglioramento.

Acqua:

In questi anni è stato svolto un enorme lavoro, in particolare da parte dell’Assessorato di affidato al nostro gruppo, per far si che la gestione del ciclo idrico integrato potesse restare in mano pubblica. Siamo alle battute decisive dell’avvio di una società unica consortile di proprietà completamente pubblica. Riteniamo sia necessario concludere il lavoro fin qui svolto, perché crediamo che l’acqua sia un bene pubblico e che non possa, in alcun modo, essere messa in mano a privati.

Aria:

La qualità della vita di una città, passa sicuramente attraverso la qualità dell’aria che si respira. L’obiettivo della prossima amministrazione dovrà essere quello di migliorarla, con interventi mirati e correttamente pianificati. Si ritiene che prioritariamente si dovrà intervenire su:

Mobilità Urbana:

Favorendo l’utilizzo di mezzi alternativi agli automezzi privati, con particolare attenzione alla ciclabilità della città (migliorando e potenziando le piste ciclabili), favorendo la pedonalità (espandendo le attuali aree pedonali e ZTL) e migliorando il trasporto pubblico locale (in particolare i collegamenti delle frazioni con l’altipiano ed all’utilizzo di mezzi maggiormente ecocompatibili – elettrici). Al fine di limitare l’accesso dei mezzi al centro cittadino (certamente il più colpito dal traffico veicolare), sarebbe utile potenziare i parcheggi di testata, migliorando il collegamento tra gli stessi ed il centro.

Particolare attenzione potrebbe essere posta alla valutazione di ripristinare il Free bus, magari con mezzi elettrici. I tempi sono maturi per poter riprendere un ragionamento che, causa motivi economico/gestionali, è stato interrotto ormai molti anni fa.

Guardando al futuro, riteniamo fondamentale iniziare a potenziare la presenza in città di sistemi efficienti per la ricarica di mezzi elettrici, certamente molto più compatibili ambientalmente e rispettosi dell’aria della città.

Mobilità extraurbana:

Il collegamento, soprattutto ferroviario, con il resto del territorio provinciale richiede una profonda rivalutazione. Soprattutto con le principali realtà territoriali: l’aeroporto di Levaldigi, le principali città della Provincia, Torino, Savona e la Francia. Ipotizzare una forma di trasporto ambientalmente compatibile, che permetta di evitare l’utilizzo di mezzi propri e possa permettere una miglior interconnessione di tutte le realtà territoriali, permetterebbe di rendere più fruibile la nostra città, sia per il turismo che per i singoli cittadini, garantendo una sostenibilità ambientale che deve essere la linea guida delle future decisioni.

Crediamo una via praticabile quella della promozione dell’intermodalità bici-treno, bici-bus, a servizio di tipologie di utenza diverse (turisti e residenti), al fine di promuovere e incentivare il cambio di approccio alla mobilità, “patrimonio collettivo” capace di favorire la crescita del sistema socio-economico-territoriale, rafforzando l’identità, l’attrattività e la competitività della zona.

Smart City:

L’applicazione di nuove tecnologie, può permettere di migliorare in maniera sostanziale la fruizione di alcuni servizi, come i mezzi pubblici, o di ridurre drasticamente il traffico “parassita” determinato da automezzi in cerca di parcheggio. L’installazione di sistemi di tracciamento sui mezzi pubblici potrebbe, infatti, permettere di automatizzare i semafori al passaggio dei mezzi pubblici, velocizzandone il tragitto, e segnalare il tempo di attesa per ogni fermata. L’installazione di rilevatori di presenza in grandi parcheggi, potrebbe invece permettere di segnalare, su semplici applicazioni su cellulare, la presenza di parcheggi liberi.

Efficienza energetica:

Le attuali tecnologie possono garantire una drastica riduzione del fabbisogno di energia primaria degli edifici. Una città che guarda al futuro ha il compito di investire sull’efficientamento energetico delle proprie strutture (sia elettrico che termico) e di stimolare le opere di efficientamento dei fabbricati privati. In questi anni si è investito molto, ad esempio sull’illuminazione pubblica, che entro il 2023 dovrebbe essere riconvertita tutta a led, ma questo è soltanto un primo passo verso una sostanziale riduzione dei consumi propri dell’Amministrazione.

Suolo:

Crediamo fondamentale dare un’attenzione al consumo del suolo, in quanto deve essere inteso come un fenomeno associato alla perdita di una risorsa ambientale non rinnovabile. Diverse sono le opportunità colte da questa legislatura e tradotte in finanziamenti e progetti, rispetto alla riqualificazione urbana di luoghi strategici della città. Ancora molto si può fare in termini di incentivi alla rigenerazione urbana, riuso degli edifici sfitti e di aree dismesse, riqualificazione energetica, demolizione e ricostruzione degli edifici energivori, tutte attività che permettono migliorie sostanziali e restituzione di spazi pubblici alla collettività.

In questo ambito riteniamo che i tempi siano maturi per una rivisitazione totale dell’attuale Piano Regolatore. Molte sono state le varianti intraprese in questi anni e molto sono mutate le condizioni su cui si basavano le scelte fatte per la predisposizione del Piano Regolatore vigente. Per questo motivo siamo convinti che sia giusto iniziare un percorso che possa portare alla stesura di un nuovo piano regolatore comunale, che nella crescita sostenibile abbia il principio cardine della sua elaborazione.

Rifiuti:

il percorso iniziato ormai alcuni anni fa con la “raccolta porta a porta” crediamo rappresenti un ottimo inizio; i dati ci dimostrano che dal 2012 la raccolta differenziata è aumentata notevolmente, passando dal 44% ad oltre il 70% attuale. Questo però deve essere visto come punto di partenza, in quanto l’obiettivo della prossima legislatura dovrà essere quello di ottimizzare il ciclo di raccolta rifiuti, anche in funzione di ridurre, sempre più, i materiali di scarto destinati alla discarica.

Tutte le discariche presenti in provincia, stante l’attuale utilizzo, termineranno la loro vita utile nel giro di pochi anni e questo ci preoccupa. Crediamo che sia nell’interesse della collettività migliorare la gestione dei rifiuti destinati alle aree attualmente adibite allo smistamento e cercare forme più sostenibili dal punto di vista sia ambientale che economico. Per fare ciò il percorso dovrà essere duplice: da un lato di dovrà ridurre il materiale apportato in discarica (migliorando la raccolta differenziata) e dall’altro investendo in nuove tecnologie destinate all’attivazione di un’economica circolare che faccia del riuso e del recupero i cardini del trattamento rifiuti.

In tale ambito il progetto del Biodigestore presso la discarica di Borgo San Dalmazzo potrebbe permettere di sfruttare le potenzialità della raccolta dell’umido, trasformandola biometano, potenzialmente utilizzabile per alimentare le flotte del bus che circolano sul territorio provinciale.

Ma investire sul solo riciclaggio, il riuso ed il recupero non è oggi sufficiente: riutilizzare e trasformare si, ma anche sostenere la lotta allo spreco, sono le basi per un’economica circolare. Lo spreco zero, dal cibo ai farmaci, è una grande opportunità per la collettività: meno spreco, vuol dire più solidarietà, meno rifiuti vogliono dire più rispetto per l’ambiente e le sue risorse in termini di coltivazioni, allevamenti e dunque acqua.

A Cuneo già diversi esercizi pubblici, insieme alla grande distribuzione donano le eccedenze, che vengono raccolte e ridistribuite agli enti caritatevoli che ne gestiscono la somministrazione. A questo sistema si aggiunge una solida rete tra il terzo settore, il mondo del volontariato e il cittadino nella raccolta di abiti, oggetti usati e farmaci (validi non scaduti a confezione integra) poi messi a disposizione degli indigenti. Ma tutto questo deve diventare strutturale e strutturato.

Cuneo città connessa ed accessibile

Il concetto di connessione ed accessibilità può essere visto ed interpretato sotto molteplici punti di vista: informatico, geografico, architettonico, culturale, ecc. Analizzato in tutte le sue eccezioni, avere una città connessa ed accessibile significa comporre un puzzle che colleghi diversi tipi di progettualità e iniziative che mettano in condizione, tutti i cittadini ed i fruitori della città di poter avere accesso a tutti i servizi indispensabili. Migliorare ulteriormente il sito del Comune per renderlo ancora più completo e di più facile fruizione.

Connettere la città con il territorio circostante e renderla accessibile a tutti significa lavorare per abbattere tutte le limitazioni che ad oggi non permettono il collegamento fisico della città. Molte sono le priorità che in questo ambito devono essere attenzionate e migliorate.

Il collegamento stradale vive oggi grandi difficoltà, innanzitutto con la vicina Francia. Una celere ripresa dei lavori per la realizzazione del colle di Tenda ed il ripristino della viabilità sul lato francese, sono un elemento essenziale per l’economia locale, ma grande attenzione va posta anche a tutti collegamenti con le vicine vallate, che sono lo sbocco essenziale per un turismo integrato con il territorio.

I collegamenti ferroviari necessitano di un nuovo impulso, per rendere il collegamento con Torino e con la Liguria stabile e fruibile, non solo per chi vuole venire a Cuneo, ma soprattutto per tutti i concittadini che devono spostarsi, per lavoro o altre necessità.

Il collegamento con l’aeroporto di Levaldigi deve essere reso semplice ed efficace, per poter far sì che lo stesso sia maggiormente fruibile.

La connessione è necessaria anche all’interno del territorio cittadino. Quest’ultimo infatti è caratterizzato da una distribuzione territoriale molto ampia e si deve perseguire il lavoro svolto in questi anni di miglioramento della mobilità verso l’altipiano. In tale ambito ricade a pieno titolo il trasporto pubblico (piste ciclabili, parcheggi (di testata e non), navette e sviluppo dei mezzi pubblici), la “smartizzazione” di tutto ciò che può permettere una più semplice relazione con il sistema trasporti (sensori per segnalare la disponibilità di parcheggio, tracciamento posizione trasporto pubblico e paline intelligenti…), e tutto ciò che permette ai cittadini di accedere in modo “corretto” alla città.

Connessione con il territorio significa altresì che Cuneo deve poter rappresentare e tutelare al meglio le differenze che la circondano, dedicando un’attenzione particolare a chi abita nelle vallate e necessita di un punto con cui “comunicare” e “vivere” la città, al fine di rinsaldare il forte legame tra i cittadini e il territorio. Lavorare in rete con il nostro territorio significa puntare sulla comunicazione, sulla strutturazione di servizi condivisi, a beneficio sia del turista alla scoperta delle attrattività della zona, sia del residente, che necessita di servizi quotidiani (scuole, ospedale, trasporti) e con la sua resilienza concorre a contrastare lo spopolamento del territorio montano.

Accessibilità informatica:

Molto è stato fatto in questi anni in merito all’estensione della fibra ottica all’interno del territorio comunale. Questo mandato deve vedere una completa estensione della stessa anche nelle frazioni, perché proprio l’esperienza della pandemia ha messo in evidenza quanto sia importante consentire a tutti di avere accesso utile e funzionale alla rete internet.

Accessibilità ai diversamente abili:

La disabilità dev’essere oggetto di politiche che mirino ad una parità non solo formale ma anche e soprattutto sostanziale. L’accessibilità e la fruibilità della città nella sua interezza. Da poco è stato approvato il Piano di Eliminazione delle Barriere Architettoniche e Sensoriali (PEBAS), quale strumento programmatico d’intervento, sviluppato attorno a progetti prioritari e all’individuazione delle misure e delle azioni concrete finalizzate al superamento delle barriere architettoniche e percettive ancora esistenti in tutti gli edifici e spazi pubblici di propria competenza. Compito della prossima amministrazione è quello di realizzare concretamente quanto previsto e contenuto. Sarà quindi necessario individuare i fondi e risorse per poter dare atto.

A Cuneo, inoltre, sono presenti molteplici associazioni che si dedicano a persone affette da disabilità. Crediamo che il Comune debba sostenere, nelle possibilità che i bilanci attuali permettono, queste realtà, concedendo spazi, visibilità, facendo rete, sostenendo fermamente l’attività di supporto che nasce dalla società civile. In collaborazione con gli enti preposti il comune si impegnerà a sostenere l’inserimento dei disabili nella scuola, nel mondo del lavoro, nella ricerca di adeguate situazioni abitative e di socializzazione. La civiltà della parità delle persone diversamente abili si esplicita anche nello sport accessibile, negli spazi cittadini accessibili, nel turismo accessibile.

Connessione ed accessibilità culturale:

La Cultura è fondamentale per lo sviluppo intellettuale e morale dell’individuo e strumento che permette di acquisire una maggiore consapevolezza del suo ruolo all’interno della società ed aumentare il benessere e la salute dei singoli e della comunità. La cultura in ogni sua forma, è capace di coinvolgere ogni individuo in modi differenti, dai bambini agli anziani, unendo culture e gusti differenti. E noi a Cuneo vogliamo portare più cultura! Fondamentale è restituire alla città un luogo di sapere, portando a termine il progetto di recupero del vecchio ospedale Santa Croce ora già parzialmente riservato dalla Biblioteca Civica dei piccoli, realizzando finalmente la nuova grande biblioteca civica.

Nel campo musicale si vogliono promuovere momenti dedicati alla musica classica, attraverso manifestazioni (es. Festival Internazionale di Musica da Camera di Cervo o di MiTo), giornate “a porte aperte” per incentivare i cittadini a conoscere ed entrare in contatto con questo mondo, in collaborazione con scuole di musica private, il conservatorio, e il liceo artistico-musicale. Per la musica emergente si vogliono aumentare le opportunità per conoscerne il carattere nuovo ed alternativo, fruendo di spazi pubblici aperti alla cittadinanza.

Nel campo artistico si vuole proporre un piano di sviluppo museale, che permetta la programmazione di mostre temporanee ed itineranti, che guardi ai diversi generi e lasci spazio sia ad artisti di fama internazionale che locale. Valore aggiunto è rappresentato dalla stretta collaborazione con la rete territoriale di artisti, associazioni, scuole private, l’Accademia delle belle arti, che mirino all’ideazione di un festival di ampio respiro di carattere internazionale.

Nel campo della formazione puntiamo al rafforzamento delle iniziative già esistenti, attivate da soggetti che operano da anni sul territorio e alla promozione di incontri tematici (es: attualità, opportunità dall’Europa, orientamento, Intercultura, .. ) che contribuiscano al coinvolgimento e alla sensibilizzazione di un pubblico più ampio. Lo studio e la formazione sono elementi in cui crediamo fortemente, e sosteniamo che la presenza di poli di eccellenza quali la sede distaccata dell’Università di Torino, siano elementi altamente qualificanti per la città. Come in altre città universitarie, riteniamo sia utile immaginare agevolazioni per gli studenti per la partecipazione ad eventi culturali, per l’uso dei trasporti pubblici e per vivere Cuneo in maniera più attiva e producente.

Accessibilità allo sport:

Lo sport è un momento essenziale di socialità, sia a livello agonistico che amatoriale. L’accessibilità alla sua pratica, a qualunque livello, deve essere un obiettivo essenziale di un’amministrazione che guarda a tutti. In particolare dovrà essere posta attenzione a tutte quelle piccole realtà associative che hanno necessità di spazi e supporto da parte degli uffici comunali per poter esercitare al meglio il loro ruolo di inclusione sociale. In questo ambito sarà importante individuare spazi distribuiti su tutto il territorio comunale, implementandoli dove non presenti, al fine semplificare l’accesso a quante più persone possibile.

Cuneo città attenta alle esigenze di tutti

Molteplici sono le esigenze dei cittadini che abitano e vivono la nostra città ed il suo territorio. Un’amministrazione deve essere attenta alle esigenze di tutti. A nostro avviso le priorità sono:

Sanità:

Grande discussione si è generata, negli ultimi cinque anni, in merito alla decisione di localizzare il futuro Ospedale nell’area attualmente occupata dal Carle, in frazione Confreria. Noi crediamo che la vera battaglia sia quella di difendere i livelli prestazionali dell’Ospedale, garantendone il mantenimento quale Hub di riferimento per tutto il territorio, difendendo la vera esigenza di tutti i cittadini: il diritto ad una cura di eccellenza. Compito della futura amministrazione è quello di mantenere alto il livello di attenzione nei confronti dell’Azienda Ospedaliera, nonché dell’ASL CN1 (relativamente alla medicina territoriale), relazionandosi in maniera costruttiva, con tre obiettivi specifici:

1.            Monitorare lo sviluppo del progetto del nuovo ospedale;

2.            Attenzionare il livello di qualità del servizio prestato;

3.            Ideare, in collaborazione con tutti gli stakeholder coinvolti, come reimpiegare l’attuale ospedale Santa Croce, una volta che verrà realizzato il nuovo ospedale unico;

Pianificazione strategica:

Il Piano Strategico è un documento programmatico che disegna le tappe di sviluppo della città e del suo territorio, realizzato attraverso un metodo e un processo finalizzati ad aggregare e coinvolgere tutta la comunità locale in una riflessione sul proprio futuro e sulle azioni e i progetti per realizzarlo.

L’obiettivo principale è quello di costruire in modo condiviso il futuro della città. A tal fine il metodo della pianificazione strategica è orientato ad agevolare la comprensione, il dialogo e la ricerca di soluzioni tramite la continua interazione fra gli attori della città, favorendo e facilitando la creazione di pratiche partecipative strutturate – seminari, tavoli di lavoro, progetti – nella gestione del territorio. La dimensione partecipativa non è, dunque, soltanto funzionale ad una domanda di democrazia e di trasparenza, ma anche a rafforzare l’aggregazione fra gli attori e con essa la coesione fra le varie istanze. La partecipazione dei cittadini all’azione amministrativa, infatti, passa attraverso la condivisione delle linee di pianificazione strategica su cui l’amministrazione imposta le proprie decisioni e le proprie scelte. Riteniamo sia necessario, per rispondere alle esigenze di condivisione delle politiche cittadine, prevedere la redazione di un piano strategico condiviso con tutta le associazioni e la cittadinanza, ponendo così le basi per lo sviluppo di una città condivisa si dalla sua ideazione concettuale.

Giovani:

Più volte ci siamo chiesti cosa manchi alla nostra città per poter essere considerata a misura di giovani. Crediamo innanzi tutto che manchino spazi di aggregazione, volti a facilitare e promuovere la connessione tra le realtà organizzate (Enti-Associazioni-gruppi informali) e non organizzate (cittadini) del territorio. L’idea nasce dal reale bisogno di aggregazione e di animazione del contesto urbano e mira a generare nuove connessioni relazionali, unioni e reti tra individui, organizzazioni, gruppi informali.

Gli spazi dovrebbero essere accessibili sia da enti che da cittadini, come poli di riferimento e di servizi pergiovani e meno giovani, in cui promuovere la socialità e prevenire il disagio, luoghi per riflettere e confrontarsi. Si è pensato ad aree destinate allo studio, alla lettura, alla ricerca, al relax, in un contesto organizzato con regole e condizioni che favoriscano l’incontro, il dialogo e la costruttiva condivisione degli spazi, in sinergia rispetto alle risorse già esistenti sul territorio.

Riteniamo siano necessari altresì spazi da dedicare alle associazioni, ai gruppi giovanili/locali informali, ai comitati di quartiere che possano farne la loro sede, condivisa ed accessibile economicamente, in cui intensificare i contatti, le relazioni e sviluppare una micro progettazione dalle ampie vedute, con conseguente ricadute positive sul territorio. Nulla di esclusivo o escludente, ma anzi che valorizzi la convivenza tra associazioni e giovani e permetta di avvicinare quest’ultimi al mondo del volontariato, motivarli a sperimentare un modo diverso di essere “attivi”, promuovere il coinvolgimento alla cittadinanza e al protagonismo sociale.

Commercio:

Il commercio sta vivendo una fase di grande difficoltà, soprattutto nella parte alta della città. Va aiutato nella ripartenza individuando opportuni strumenti a supporto. Se da un lato è necessario procedere con la politica dei regimi di aiuto, soprattutto a seguito della pandemia (es: agevolazioni economiche per occupazione suolo pubblico o per nuove aperture, semplificazioni amministrative), dall’altro è necessario che l’Amministrazione si faccia carico di pensare ad iniziative e manifestazioni distribuite sul territorio,  supportate da un calendario di programmazione che eviti il sovrapporsi di eventi, che permetta il passaggio di persone e quindi di potenziali clienti, migliorando così la visibilità di quelle attività poste in aree meno note della città.

Quartieri e frazioni vivi e sicuri:

Vi sono quartieri e frazioni, o parti specifiche di essi, che più di altri sono in difficoltà. Compito dell’amministrazione è quello di individuare e supportare soluzioni di riqualificazione e rigenerazione, con particolare attenzione alla sicurezza dei cittadini. Questo significa immaginare soluzioni non per forza di natura repressiva, che spesso non sono competenza del Comune, ma che guardino ad una soluzione definitiva delle criticità. Ciò significa individuare soluzioni strutturali al problema, prevedendo, come nel caso Cuneo Centro, una pianificazione di lavori di rigenerazione urbana che permettano di far tornare il quartiere a rivivere, in particolare in quelle strutture che oggi risultano dismesse e non fruite. Proprio in quest’ambito l’amministrazione ha predisposto una pianificazione strutturale, partecipando al bando “Prospettive Urbane” della Compagnia San Paolo, con la quale ha individuato una strategia di intervento generale su tutti i fabbricati pubblici posti nella zona, con lo scopo di rigenerare tutte quelle aree oggi non utilizzate e quindi catalizzatori di situazioni di difficile gestione. Compito della futura maggioranza sarà quello di dare seguito a quanto progettato ed utilizzare la medesima metodologia per tutte le aree della città.

Regolamento dei beni comuni:

Al fine di generare un rapporto stretto con la cittadinanza, nello svolgimento fattivo delle attività in capo all’amministrazione, è necessario che venga ripreso il lavoro di redazione ed approvazione del regolamento Beni Comuni. Quest’Ultimo è utile per definire forme di collaborazione tra cittadini e amministrazione per la cura e la gestione condivisa dei beni comuni pubblici e dare un’ufficialità a tutte quelle attività̀ che i cittadini svolgono a servizio della collettiva. Questo tipo di collaborazioni, svolte a titolo gratuito, potranno così essere effettuate in sicurezza e trasparenza, assicurando così, a coloro che mettono a disposizione le proprie competenze, la perfetta sinergia con l’amministrazione. Tali lavori potrebbero riguardare la cura e la gestione occasionale o continuativa di beni materiali (spazi pubblici come aiuole, aree verdi in generale, aree scolastiche, edifici, portici, ecc.) e beni immateriali (inclusione e coesione sociale, cultura, sostenibilità̀ ambientale, ecc.).

Cuneo città che non lascia indietro nessuno

Associazioni:

la nostra città vanta un gran numero di associazioni che, a vario titolo si occupano della collettività e delle sue esigenze, siano esse di tipo sociale, sportivo, culturale o altro. Esse sono il motore dell’impegno dei cittadini per il resto della collettività e pertanto crediamo che si debba proseguire con un lavoro di confronto e supporto alle stesse. Ciò non implica, per forza, solo aiuti di natura economica, ma soprattutto ascolto e risoluzione di criticità logistiche e amministrative che ormai affliggono anche quest’ultime.

Famiglia:

Per supportare le famiglie occorre rendere maggiormente capillari ed accessibili i servizi per la primissima infanzia (asili nido, micronido, baby parking) anche a livello territoriale. Garantire a un sempre maggior numero di bambini di poter frequentare servizi educativi di qualità, con costi sostenibili per le famiglie, non solo permette ai genitori di poter svolgere la propria attività, ma soprattutto offre ai più piccoli l’opportunità di vivere esperienze in comunità educative professionalmente preparate.

In linea con le nuove indicazioni nazionali, riteniamo quindi di fondamentale importanza continuare ed implementare il ruolo del Comune nella costruzione del Sistema Integrato 0-6.

Nelle altre fasce di età, per aiutare le famiglie a conciliare i “tempi dei figli” con i tempi lavorativi dei genitori, sono di estremo supporto i servizi integrativi (assistenza mensa, doposcuola,…) offerti da associazioni private e di volontariato. Il ruolo del Comune potrebbe diventare importante nel sostenere la creazione di una rete tra le associazioni per diffondere e ampliare le buone pratiche.

Emergenza Casa e disagio abitativo:

crediamo fondamentale creare un tavolo di lavoro su questo tema con l’individuazione di un Piano per la casa che sia uno strumento “non a termine”, che vada avanti nel tempo. Parallelamente è fondamentale che l’Amministrazione si ponga l’obiettivo di creare spazi adeguati da mettere a disposizione delle famiglie in difficoltà. Dal finanziamento PINQUA arriverà una prima tranche di risorse destinate a riqualificare e incrementare il patrimonio residenziale sociale, rigenerare il tessuto socio-economico, incrementare l’accessibilità, la sicurezza dei luoghi e la rifunzionalizzazione di spazi e immobili pubblici, migliorare la coesione sociale e la qualità della vita dei cittadini. Questo deve essere un punto di partenza per una politica sempre più attenta alle difficoltà abitative che, dopo la pandemia, iniziano ad interessare fasce di popolazione sempre più importanti.

Vanno inoltre posti in essere interventi mirati al contrasto alle difficoltà di cittadini in merito all’abitazione, con risorse destinate sia a chi ha perso al casa che a chi ha difficoltà di accesso ad affitti e pagamento delle utenze.

Senza fissa dimora:

In questi anni è stata sviluppata, in collaborazione con diverse associazioni  presenti sul territorio, una rete funzionale all’accoglienza ed al supporto di quelle persone che sono senza fissa dimora. Questa bella esperienza va integrata e potenziata. Quanto fatto fino ad oggi deve essere il punto di partenza per definire spazi di accoglienza e di vita dignitosi a tutti coloro che, anche stagionalmente, si trovano a vivere all’intero del territorio comunale

Occorre inoltre aumentare, a livello locale, le occasioni di confronto fondate sul presupposto della corresponsabilità nella ricerca e definizione di un rinnovato “patto di convivenza” tra persone straniere, italiane ed istituzioni, alla cui base sta l’esercizio dei diritti e il rispetto dei doveri previsti dalle leggi e dalla costituzione italiana.

La rapidità del processo di crescita del fenomeno migratorio ed i conseguenti repentini mutamenti socio-demografici impongono lo sviluppo di azioni volte a prevenire situazioni di eventuali conflittualità sociale nei contesti territoriali, in particolar modo laddove la convivenza non è spontanea.

“Lavoro” da fare soprattutto con i giovani, sviluppando e facilitando occasioni di incontro e scambio nell’ottica del presente ma soprattutto del futuro per contribuire a formare persone “includenti”.

Inclusione delle face deboli:

Da anni il Consorzio socio assistenziale si fa carico di seguire tutte le persone in difficoltà, con lo scopo di favorirne l’inclusione sociale. In tale ambito, ha sviluppato e potenziato nel tempo servizi finalizzati a prevenire i fenomeni di disagio economico e di emarginazione sociale, oppure a sostegno delle persone e i nuclei che manifestano bisogni di sostegno economico, accompagnamento al lavoro, fragilità sociale, come l’Assistenza domiciliare, i Buoni Spesa, il Centro antiviolenza, l’integrazione al lavoro, ecc. In questo lavoro il Consorzio coordina molte associazioni e cooperative sociali, motori inesauribili di supporto e sostegno alle realtà di disagio cittadine.

Compito dell’amministrazione è quello di garantire che la voce di bilancio da destinare a queste realtà non venga ridotta o tagliata, ma anzi, sia sempre proporzionata alle necessità e permetta, in ogni situazione, di dare un’adeguata risposta alle esigenze del territorio.

Cuneo ed il lavoro

Il lavoro va difeso. Sia le realtà che attualmente esistono, sia il commercio sia la piccola e media industria che l’artigianato.

 Si intende creare le condizioni per favorire in opportune aree, tra quelle meglio collegate al sistema autostradale, insediamenti produttivi che possano offrire ai nostri giovani opportunità di lavoro di elevato livello tecnologico, utilizzando gli strumenti urbanistici più adeguati ad attrarre rilevanti aziende del settore High Tech.

Viabilità

La spinta politica di questi anni ha consentito di varare alcuni importanti interventi sulla viabilità:

•             la Asti Cuneo è ripartita il lotto Roddi Alba (2.6b) sarà completato per il 2023, il lotto Cherasco Roddi (2.6a) nel 2024-2025

•             i finanziamenti del MIT (Ministero delle Infrastrutture e Trasporti) hanno consentito di intervenire su numerosi ponti della Provincia tra cui il Ponte sul Gesso a San Giuseppe, il viadotto Soleri, ..

•             Con la Regione si sta collaborando per il miglioramento della Cuneo Saluzzo con varianti per il superamento degli abitati di Manta, Verzuolo Costigliole Saluzzo e Busca. (SCP – Saluzzo Cuneo Pedemontana);

•             Si intende anche portare a realizzazione la Tangenziale di Cuneo opera fondamentale anche per supportare con un’adeguata viabilità l’accesso al nuovo Ospedale previsto nell’area del Carle insieme alla SCP.

•             Si intende insistere sulla necessità di un collegamento ferroviario veloce tra Cuneo e Torino, promuovendo assolutamente e perentoriamente il raddoppio del binario tra Cuneo e Centallo,

Nizza e la Costa Azzurra sono i naturali poli di riferimento turistico ed economico di Cuneo. Non sono poche le aziende artigianali del Cuneese che lavorano in quelle zone. I collegamenti stradali e ferroviari devono essere all’altezza di queste esigenze. Al tunnel di Tenda sono ripresi i lavori; questo è un fatto positivo ma non basta. Con adeguate infrastrutture l’attrazione di investimenti sarà una positiva ed auspicabile conseguenza e comunque un sostegno alle aziende già operanti.

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